iVine, il progetto per ottimizzare i trattamenti nei vigneti toscani

23 Maggio 2023

Il progetto è finanziato nell’ambito della sottomisura 16.2 del PSR toscano

Con l’entrata in vigore della nuova PAC 2023-2027, si rende sempre più attuativo il Green deal europeo che richiederà all’agricoltura di essere più sostenibile e meno impattante sull’ambiente in cui è inserita. Entro il 2030 è prevista la riduzione del 50% dell’uso e dei pesticidi che dovranno quindi essere applicati più opportunamente e precisamente.

La sfida passa come sempre nelle mani degli agricoltori, che saranno chiamati ad una maggiore attenzione nella scelta della tipologia di trattamento e nella individuazione della giusta dose di prodotto da distribuire. L’individuazione della giusta diluzione e il calcolo puntuale del volume di acqua necessario sono infatti parametri fondamentali per aumentare l’efficacia dei prodotti fitosanitari e prevenire fenomeni di deriva, costosi sia in termini economici che ambientali.

Un potenziale aiuto sarà dato dal progetto iVine, finanziato nell’ambito della sottomisura 16.2 del PSR Toscano, che punta alla validazione e al collaudo di una applicazione per rilevare in modo semplice e puntuale la superficie fogliare in vigneto e dare indicazioni dettagliate sulla dose di acqua e di fitofarmaco da utilizzare.

Sarà quindi un ulteriore DSS, cioè un sistema di supporto alle decisioni, a disposizione degli agricoltori per poter raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti anche dalla nuova condizionalità. La realizzazione del progetto che durerà 2 anni vedrà impegnati: Agrobit s.r.l una start-up innovativa nata per offrire servizi e prodotti di alta tecnologie per l’agricoltura digitale, il laboratorio Agrismartlab del Università degli Studi di Firenze che ha una consolidata esperienza nell’applicazione di tecnologie per l’applicazione di tecnologie di precisione nell’ambito vitivinicolo, il IBE-CNR che nell’ambito del progetto metterà a disposizione le proprie conoscenze nelle attività di telerilevamento e caratterizzazione della variabilità spaziale in vigneto, le aziende agricole Felsina e Mulini di Segalari che metteranno a disposizione i vigneti utilizzati per la calibrazione della applicazione e Cia Toscana come responsabile della divulgazione delle attività del progetto.
Inizialmente i ricercatori del progetto adotteranno diversi sistemi per il rilevamento della copertura fogliare dei vigneti, come riportato nello schema allegato.

Successivamente le informazioni saranno rielaborate per terminare il vigore vegetativo e restituire all’agricoltore volumi di acqua ottimizzati per i trattamenti. La creazione di mappe di prescrizione permetterà di effettuare non solo trattamenti calibrati in funzione della copertura fogliare, ma anche della relativa vigoria aumentando. Saranno quindi valutate l’efficacia delle azioni promosse tramite un monitoraggio fitosanitario dei filari interessati nelle aziende partner.

Tratto da Dimensione Agricoltura n. 4/2023