Il 27 novembre scorso è uscito sul sito internet Agronotizie un articolo che parla del progetto iVine.
“La chioma di una vite varia enormemente durante la stagione vegetativa, influenzata dallo stadio fenologico e anche dalla gestione agronomica. Ma all’interno di un vigneto possono essere registrate grandi differenze anche tra le viti che insistono in aree differenti, in quanto il terreno influisce sul vigore vegetativo delle piante. Ne consegue che ogni viticoltore dovrebbe tarare il proprio atomizzatore sulla realtà del campo, aprendo o chiudendo gli ugelli per intercettare al meglio la chioma ed adeguando i volumi di acqua al volume di foglie del vigneto. Nelle aziende più evolute, che possiedono macchine irroratrici a rateo variabile, si può addirittura modulare il numero e la portata degli ugelli sulla base di mappe di prescrizione…”